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Quel' è il trattamento migliore: angioplastica o Bypass coronarico?

Aggiornamento: 11 ott 2020

Differenze tra intervento cardiochirurgico e intervento mininvasivo



Angioplastica coronarica e bypass coronarico sono due metodi di rivascolarizzazione delle arterie del cuore, che si rendono necessari quando si creano blocchi all’interno delle arterie che non consentendo il regolare fluire del sangue.

Il by pass è un intervento chirurgico svolto in anestesia totale che permette di “saltare” l’ostruzione utilizzando vene o una delle due arterie del torace (l’arteria mammaria) che vengono staccate dal torace e collegate all’arteria, sotto l’ostruzione. Il decorso post operatorio prevede, dopo lo svolgimento di un periodo di terapia intensiva, almeno 5/6 giorni di degenza ospedaliera.


Dagli anni ‘70 si è sviluppata una tecnica meno invasiva del bypass: l’angioplastica coronarica.

Questa tecnica prevede l’inserimento di una piccolo catetere nell’arteria radiale, quella che parte dal polso, e che viene fatta scorrere verso il cuore fino a giungere al punto in cui si è verificata l’occlusione. A quel punto viene inserito un palloncino microscopico che viene gonfiato in corrispondenza del danno e viene inserito uno stent , una piccola protesi metallica cilindrica che impedisce all’arteria di richiudersi. L’intervento prevede l’esecuzione di un piccolissimo taglio a livello del polso, con un’anestesia solo locale. Il paziente in genere viene dimesso dopo un solo giorno di ospedale.


I due interventi vengono scelti alternativamente in base alla tipologia di malattia arteriosa. Per quelle più “semplici” viene preferita l’angioplastica mentre per quelle più complicate i medici specialistici consigliano l’intervento del bypass.

Dopo un'angioplastica coronarica o un bypass coronarico è possibile tornare alla vita normale con l'accortezza però di tenere sotto controllo i fattori di rischio vascolare, di rispettare la terapia prevista dal medico specialista e di sottoporsi ai follow-up periodici concordati con lo stesso medico.

L’attività fisica e una dieta sono le prime scelte da compiere per ridurre il rischio di insorgenza di un evento cardiovascolare acuto, qual è l’infarto del miocardio. Ma sopratutto occorre non sottovalutare il dolore, per fare in modo che l’infarto possa essere eventualmente preso in tempo e risolto con un’angioplastica.

 
 
 

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